Il centro della città era il Foro, lo spazio nel quale si concentravano tutte le attività principali: i templi custodivano le immagini delle divinità, nel comizio si svolgevano le assemblee dei cittadini e dei senatori, nelle basiliche si amministrava la giustizia, nei mercati e nelle taverne avevano luogo le attività commerciali e ricreative.
Il era dominato dal Campidoglio dove si innalzava il della triade capitolina: Giove Ottimo Massimo, Giunone Regina e Minerva.
Nel tempio, erano conservati i Libri Sibillini, che venivano consultati nei momenti di crisi da uno speciale collegio di sacerdoti.
Qui si concludevano le cerimonie trionfali, il cui percorso era contrassegnato dagli onorari, e si celebravano i sacrifici augurali dei nuovi consoli.
La città era circondata da , che avevano una funzione difensiva, ma erano anche un simbolo di prestigio.
Le mura segnavano il confine dello spazio civico e separavano il mondo dei vivi da quello dei morti.
Le sepolture infatti erano consentite solo al di fuori della mura, lungo le di accesso alla città.
I mausolei segnalavano in modo visibile la posizione di una tomba e tramandavano ai viventi, attraverso statue, rilievi e iscrizioni, la memoria del defunto e della sua famiglia.
All’interno della città, oltre ai templi, particolarmente rilevanti erano le strutture per gli spettacoli (teatri, anfiteatri, circhi) e le infrastrutture (strade, ponti, acquedotti).
Gli consentivano ai cittadini di riunirsi, agli aspiranti alle cariche politiche di mostrarsi ai propri elettori e ai conquistatori di ostentare la propria potenza.
Con la costruzione degli l’acqua arrivò in città e si poterono installare fontane e pubbliche.
Le monumentali e le terme erano arricchite da e decorazioni che celebravano i committenti.
La costruzione di strade e ponti permise lo sviluppo dei commerci e le conquiste territoriali.