La diatesi (voce o forma) esprime il tipo di relazione che intercorre tra il verbo, il soggetto e l’oggetto.
Nella diatesi riflessiva, il soggetto compie un’azione che ricade direttamente o indirettamente su sé stesso.
La diatesi riflessiva si realizza mediante i pronomi riflessivi di forma debole.
Nella diatesi riflessiva diretta, il pronome riflessivo ha una funzione corrispondente a quella dell’oggetto diretto (o complemento oggetto).
Nella diatesi riflessiva indiretta, il pronome riflessivo ha una funzione corrispondente a quella dell’oggetto indiretto (o complemento di termine).
La diatesi riflessiva reciproca ha bisogno (nei casi in cui potrebbe essere confusa con la diatesi riflessiva diretta) di essere rafforzata con i pronomi reciproci “l’uno l’altro” o gli avverbi “reciprocamente”, “a vicenda”, ecc.
Nei tempi composti, è utilizzato l’ausiliare essere.
I verbi riflessivi (verbi che possono essere usati riflessivamente) sono circa 1000 verbi di genere transitivo: abbandonare, abituare, accarezzare, adattare, adeguare, afferrare, aggiornare, allenare, alzare, aprire, ecc.
Circa 50 verbi sono ormai usati solo nella diatesi riflessiva (verbi solo riflessivi): accoccolarsi, avventurarsi, divincolarsi, intromettersi, sbellicarsi, ecc.
Alcuni verbi intransitivi (bisticciare, parlare, piacere, somigliare, sorridere) possono avere la diatesi riflessiva indiretta.
♦Diatesi riflessiva diretta
Io mi lavo.
♦Diatesi riflessiva indiretta
Io mi lavo le mani.
♦Diatesi riflessiva reciproca diretta
Noi ci salutiamo.
Noi ci aiutiamo l’un l’altro.
♦Diatesi riflessiva reciproca indiretta
Noi ci parliamo.
Noi ci telefoniamo.