Cuore

Buoni propositi

(Testo tratto da Cuore di Edmondo De Amicis)

Io da un po’ di tempo non studio, e sono scontento di me (…) Sempre ho come un’ nell’, una dentro che mi dice continuamente: — non va, non va. — Vedo la sera passare per la piazza tanti ragazzi che tornano dal lavoro, in mezzo a gruppi d’operai tutti stanchi ma allegri, che allungano il , impazienti di arrivare a casa a mangiare, e parlano forte, ridendo, e battendosi sulle le nere di carbone o bianche di calce, e penso che hanno lavorato dallo spuntar dell’alba fino a quell’ora (…) e provo quasi vergogna, io che in tutto quel tempo non ho fatto che scarabocchiare di mala voglia quattro paginuccie. Ah sono scontento, scontento! (…) Io voglio cominciare da oggi, voglio mettermi a studiare, coi serrati e coi stretti, mettermici con tutte le forze della mia volontà e del mio ; voglio vincere il la sera, saltar giù presto la mattina, martellarmi il senza riposo, sferzare la pigrizia senza pietà, faticare, soffrire anche, ammalarmi; ma finire una volta di trascinare questa vitaccia fiacca e svogliata che avvilisce me e rattrista gli altri. , al lavoro! Al lavoro con tutta l’ e con tutti i ! Al lavoro che mi renderà il riposo dolce, i giochi piacevoli, il desinare allegro; al lavoro che mi ridarà il buon del mio maestro e il benedetto di mio padre.



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